Quantcast
Channel: Serialmente » liz
Viewing all articles
Browse latest Browse all 2

Gossip Girl – 4×02 – Double Identity

0
0

“This loft is your loft/this loft is my loft/where is your aunt Jenny/she moved to Hudson/she wears leggings”

Dopo la premiere della scorsa settimana, mezza morta dalla noia e imbarazzata dall’assenza di una gonna addosso a Serena, avevo cominciato a temere che mai più nulla avrebbe potuto competere con i celeberrimi tre lupi bianchi, che niente e nessuno ci si sarebbe anche solo minimamente avvicinato, che la speranza fosse definitivamente morta, ma poi Dan ha cominciato a cantare per un figlio che non è nemmeno suo. E con mia somma rassegnazione quei dieci, soavi secondi si sono rivelati essere la parte più interessante dell’episodio.

Innanzitutto, Dan sembra aver sollevato l’unica questione ancora rimasta aperta: where is your aunt Jenny? Ok è ad Hudson con addosso un paio di leggings, ma ancora non è comparsa. Mi spezza il cuore dirlo, perché io J proprio non la sopporto, ma se il massimo che le storylines degli altri personaggi possono offrire sono espressioni intense esibite ad intervalli regolari e la solita solfa del quadrato Nate-Vanessa-Dan-Serna, le mie (poche) speranze sono tutte riposte in lei: potrebbe accoltellare Vanessa, aprire una casa di moda da Mrs VDW, andare ancora a letto con Chuck, buttarsi dalla finestra, qualunque cosa, non so.

Quello che so, purtroppo, è che essere arrivata al punto di credere che Little J possa migliorare quel brodo di GG è un segno a dir poco lampante della gravità della situazione. Intendiamoci, l’intreccio di questo show non è mai stato entusiasmante, originale o particolarmente ben realizzato, però questa quarta stagione (almeno finora) sta rasentando l’enecefalogramma piatto. Quaranta minuti di puntata e abbiamo visto: Dan e Vanessa che fanno sesso di nuovo, Nate ancora più tonto del solito (con annessa new entry da triplo sbadiglio), Blair che dice delle cose senza senso a Chuck, lui che risponde altrettanto a caso, per poi decidere di tornarsene a NY con Clemence Poesy (che preferisco ricordare come Fleur Delacour della serie di Harry Potter) e Serena che fondamentalmente non fa un cazzo. Rufus si rende conto che non è Dan il padre di Mailo perché  per contratto il suo personaggio deve dire almeno una cosa intelligente ogni quattro stagioni, Georgina ha levato le tende per andare alla spa ma nessuno si scompone. Ah, e Juliet fa una telefonata misteriosa. Interessa a qualcuno? Seriously, non ci siamo.

Io per cinque minuti, lo confesso, mi ero anche illusa che qualcosa di nuovo potesse davvero succedere, che Chuck cambiasse nome e che cominciasse una nuova vita, non vedesse mai più Blair ecc ecc ecc, ma poi l’ho sentito dire per la duecentesima volta “I’m Chuck Bass” e volevo mettermi a piangere. Dio, cosa succederà per i prossimi venti episodi? CHE COSA? Scopriranno tutti l’acqua calda sulla paternità del bebè? B e S alla Columbia insceneranno l’ennesimo catfight fatto male che finirà annegando nel buonismo più totale? Nate farà ancora comparsate random giusto per? Perfino fare una recensione sta diventando impossibile, è difficile discutere del nulla per due pagine.

Se non altro, quelli della CW mi hanno comunque lasciato una bella cosa di cui (s)parlare: le mise sempre più improponibili delle due BFFs. Serena, Dio la benedica, che fa colazione al bar con un’inquietante giacca dal sapore anni ’80, una pochette paillettata e dei tacchi vertiginosi, e la sua degna compare Blair che si ostina ad indossare abiti da sera in pieno giorno, anche dentro ai musei; in compenso, non dimentichiamolo, quando c’è una serata in cui bisognerebbe sul serio mettersi in tiro, S lascia a casa i pantaloni. Informazione di servizio: Preso da questa indecrivibile fashion frenzy che si è abbattuta sugli stylist, anche il reparto parruccheria si sta sintonizzando col guardaroba e sulla testa di Blake Lively cominciano a spuntare code di cavallo coi bozzi.
A proposito di Serena (e di bozzi, che mi sono spuntati dopo aver ripetutamente picchiato la testa contro il muro perché non è possibile) viene ritirata fuori la storia del perché S e quel rimbecillito di Nate stanno insieme, il loro sex affair al matrimonio e via discorrendo, cogliendo occasione per sottolineare con del (nemmeno troppo) velato moralismo che l’unico modo per far funzionare le cose tra un ragazzo e la tizia che l’ha deflorato è farli diventare a tutti gli effetti una coppia regolare. Per caso si sentiva il bisogno di questa utile rinfrescata di memoria? Inoltre, per continuare la sfilata del puritanesimo, possiamo anche ammirare Chuck e la francesina che fanno le loro cose a letto completamente vestiti. Famolo strano. E per carità, non che mi sia dispiaciuto vedere il giovane Bass senza completo manageriale per trenta secondi, però non mi è sembrato particolarmente credibile. In linea con il resto dell’episodio, direi, e non è un complimento, nemmeno per sogno.

E poi scusatemi, io davvero vorrei aprire un piccolo spazio di riflessione collettiva, perché ho bisogno di capire la ragione che spinge gli autori a scrivere in quel modo i dialoghi fra Chuck e Blair, con quel fastidioso manierismo pseudo-intellettuale diventato ormai quasi insopportabile. Fra uscite di Blair del calibro “Just because you dress poorly it doesn’t mean you’re not Chuck Bass” (ma che problema hanno tutti, che ogni due secondi devono ribadire l’identità di Chuck, lui compreso?) e “Changing your name doesn’t change who you are”, corredate da degne risposte “I destroyed the only thing I’ve ever loved”, il problema non è tanto lo scendere nel banale e nel già detto, quanto il risultare forzati ed eccessivi. Lo ammetto, shippo Chuck/Blair con una certa convinzione e all’inizio questo loro modo di parlarsi non dico che mi piaceva, ma quantomeno lo trovavo d’effetto, però adesso comincio a non poterne più. Di queste conversazioni epocali piene di affermazioni sul senso della vita e l’ordine delle cose non possono abusare indiscirminatamente, non me le possono infilare ogni qualvolta devono far vedere che fra loro due c’è un frisson che ferma anche i treni.

E questo, come se il resto non bastasse, mi fa capire che c’è poco da dire, è palese, e ce l’hanno tutti scritto in fronte dal primo minuto: non si sa più dove andare a parare. Quindi, nel marasma generale, ben venga anche quel drama C+B che ha retto in piedi praticamente da solo la stagione passata. Fossero solo idee vecchie riciclate in salsa nuova alzerei gli occhi al cielo e andrei oltre, ma qui il problema è che GG continua imperterrito a prendersi un po’ troppo sul serio e rischia di passare da quel guilty pleasure rarà beltà che era a noianoianoia che non è nemmeno più tanto divertente prendere in giro. Continuo a sperare che la stagione si ripigli, in fin dei conti questo era solo il secondo episodio, e se per caso spuntasse qualche buona idea ci sarebbe tutto il tempo per recuperare in corsa, però la vedo dura. Molto, molto dura. Anche perché di vaccate adolescenziali made in CW (o simili) ne spuntano come funghi e, anche se mi sciocca dirlo, c’è un sacco di concorrenza in giro.

e una stella è lì solo in virtù della ninna nanna di Dan

Domande random che si sono presentate durante la visione:

-Ma che fine ha fatto Dorota?

-Il famoso figlio di Lily e Rufus è morto? Sono andati avanti un’eternità con ‘sta storia, ci hanno pure fatto un cliffhangerone epico…e adesso?

-Davvero Blake Lively ha delle gambe così lunghe? Le tette di marmo ormai sono un classico, però anche le gambe non scherzano…

-Che razza di idea hanno gli americani di come ci si veste a Parigi? A Chuck mancavano giusto il basco e la baguette sotto il braccio.

L'articolo Gossip Girl – 4×02 – Double Identity sembra essere il primo su Serialmente.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 2

Latest Images

Trending Articles





Latest Images